Anziani non autosufficienti: approvato il DDL delega
12 Ottobre 2022
Primo passo verso la Riforma sulla Non Autosufficienza
Il Patto esprime grande soddisfazione per l’approvazione del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale sulla non autosufficienza, avvenuta il 10 ottobre 2022 durante l’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, che conclude un intenso periodo di elaborazione e vede recepite numerose proposte avanzate dalla rete di organizzazioni. La prossima fase del procedimento legislativo prevede la discussione del Disegno di Legge Delega in Parlamento, che avrà tempo fino a primavera 2023 per portarlo a termine.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo risultato, e ringraziamo il Governo ed in particolar modo i Ministri Orlando e Speranza che hanno accolto molte delle nostre proposte”, dichiarano le organizzazioni del Patto.
L’iter della Riforma sulla non autosufficienza è stato finalmente avviato, dando vita al “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (SNAA) che comprende tutte le misure di responsabilità pubblica – sociali e sanitarie – per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, un Punto Unico di Accesso, una Valutazione multidimensionale unificata e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale. Obiettivo del nuovo impianto è superare l’attuale frammentazione degli interventi, costruendo una governance coerente e riconoscendo la tutela della non autosufficienza tra le responsabilità pubbliche.
Rispetto agli interventi previsti dal DDL delega, positiva la riforma sulla domiciliarità che prevede la realizzazione di interventi multiprofessionali (sociali e sanitari) integrati e di durata adeguata all’evoluzione dei bisogni dell’anziano. La delega apre anche alla riforma dell’indennità di accompagnamento, introducendo una “prestazione universale per la non autosufficienza” che conferma l’universalismo ma viene graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale e viene erogata attraverso trasferimento monetario o servizi alla persona, su scelta del beneficiario. Positiva anche l’introduzione di specifiche misure rivolte ai caregiver familiari finalizzate a sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Pur con alcune carenze e ampi margini di miglioramento – soprattutto in materia di residenzialità e tutela delle assistenti familiari – si può dire che l’appello del Patto di non sprecare l’occasione della Riforma sia stato recepito e che l’impianto sia stato delineato.
“Il testo è una buona base, ma siamo solo all’inizio. Ora si tratta d’introdurvi i miglioramenti necessari e di stanziare i fondi che servono per dare concretezza alla riforma”, concludono le organizzazioni del Patto. Queste sono le impegnative sfide che attendono il nuovo Governo Meloni e il nuovo Parlamento.